Driade
La storia dell’azienda italiana di arredamento Driade, anche definita “laboratorio estetico” è singolare, unica nel suo genere e merita di essere raccontata. Fin dal 1968 la famosa azienda Driade fondata da Enrico Astori si differenzia dal panorama dell’arredamento per il suo approccio artistico e scenografico molto più vicino al mondo delle belle arti piuttosto che a quello ragionevolmente più funzionale del design. Un tale sperimentalismo, una tale fusione ed una così spinta ricerca dell’opera di collezionismo sorprese il pubblico italiano ed estero sconvolgendolo e seducendolo. Il desiderio e l’obbiettivo comune dei creativi dell’azienda italiana Driade fu ed è tutt’ora quello di portare sperimentazione e stupore nel mondo asettico della produzione in serie, un approccio più vicino al mondo del fare artigianale e artistico che a quello dell’industrial design.
L’azienda italiana Driade si differenzia nel corso degli anni per realizzazioni provocanti, forti ma sempre perfettamente studiate e calibrate. Molto importante sarà, come suggerisce la natura del prodotto, l’immagine dell’azienda, la sua partecipazione nel mondo pubblicitario, la presenza agli eventi pubblici mondani e la presentazione scenografica delle sue opere d’arte dove il fruitore potesse perdersi abbandonandosi all’esperienza visiva, sensoriale quasi esoterica ed emotiva del mondo Driade.
La carriera della famosa azienda a sfondo italiano è costellata di riconoscimenti e nomi celebri del calibro di : Enzo Mari , Nanda Vigo , Philippe Starck, Ron Arad, Toyo Ito, Borek Sipek, Grcic e molti altri che hanno saputo capire, accogliere e dare vita alle idee più travolgenti del “laboratorio estetico” Driade.
Amerete l’unicità dei progetti, la ricercatezza e la diversità dei materiali ma soprattutto la coinvolgente particolarità dei disegni capaci di trasportarvi in altre dimensioni. Riuscirete a cogliere il diverso, l’anormale, lo stonato che non sono note negative erroneamente risultate ma tratti caratterizzanti attentamente ricercati: sottili veli da capire, sentire, apprezzare.
